A fine ottobre, quando l’estate ormai è un ricordo lontano, la Chiesa, con la festa di tutti i Santi e la commemorazione dei defunti, intende riportare devozioni e tradizioni antiche, radici consolidate della società di un tempo.
Fu papa Gregorio IV, nel 835, a fissare al 1° novembre la festa di tutti i Santi. Nel 1480 Sisto IV allargò il significato della ricorrenza, introducendo un’ottava di preparazione.
Nelle città e ormai anche nei paesi, oggi è difficile ritrovare il silenzio che accompagnava le serate dei Santi e dei morti. C’erano le castagne per i defunti, con la recita del Rosario, si pregava “Requiem eterna per i nostri morti”, nelle case con le famiglie riunite. Sul fuoco del camino c’era il pentolone delle castagne che si gustavano dopo la preghiera. Far cuocere le castagne nei giorni dei Santi e dei morti era proprio una devozione antica, come l’usanza di lasciare sul tavolo della cucina una ciotola ripiena. C’era il pane dei morti “oss de mort”, che veniva preparato facendo cuocere un impasto di farina, zucchero, buccia di limone e nocciole sbucciate.
Noi le prepariamo con la pasta di mandorle e le tuffiamo in un profumatissimo Cioccolato Fondente.