La Storia della fabbrica di cioccolato Zuccotti dal 1933 ad oggi
La Fabbrica di Cioccolato Zuccotti viene fondata nel 1933 da Alessandro Zuccotti, nato a Genova nel 1897. Appassionato di confetteria, poco più che ragazzo viene assunto in qualità di apprendista presso la nota vedova Romanengo che sicuramente gli dà le basi fondamentali per imparare il mestiere.
Nel 1933 Alessandro intraprende la propria strada alla ricerca di una personale realizzazione ed affermazione sul mercato. Trova i locali del suo laboratorio in un edificio dietro la chiesa di Santa Zita in Corso Buenos Aires a Genova, quartiere da lui frequentato poiché residente in via Casaregis ed affezionato a quella realtà parrocchiale (tante le iniziative benefiche che porterà avanti in aiuto soprattutto ai giovani, anche tramite lo sport).
I locali di Via Santa Zita 36 r – dove tuttora si esercita l’attività – sono stalle in stato di abbandono e dopo un’ardua ristrutturazione vengono finalmente adibiti a laboratorio artigianale dell’allora “Alessandro Zuccotti Fabbrica di Cioccolato e Bomboneria di Lusso” come gli antichi timbri ci ricordano.
Nei primi anni di lavoro saranno gli amici del quartiere, gli affezionati della parrocchia di Santa Zita ed i giovani sportivi della società di atletica Trionfo Ligure a sostenere il duro inizio di questa attività.
Allo scoppio della guerra però la situazione inizia a farsi sempre più difficile. L’impossibilità di reperire materie prime, come il cacao, impone la temporanea chiusura del laboratorio.
Finita la guerra l’attività riprende con rinnovato entusiasmo, anche grazie all’appoggio del nuovo “garzone” Giuseppe Gianello, giovane di buona volontà che iniziò timidamente ad avvicinarsi al mondo del lavoro. Erano anni in cui era un privilegio ed un onore diventare apprendisti di un maestro confettiere e non era certo vita facile “carpire” il mestiere.
Negli anni l’accoppiata Alessandro e Giuseppe funzionò. Grazie alla loro bravura e capacità i due artigiani cioccolatieri si affermarono nella loro attività e con il passa parola la Fabbrica di
Cioccolato Zuccotti divenne un nome conosciuto e apprezzato dalle famiglie genovesi.
La fabbrica rimase in eredità a Giuseppe che portò avanti l’attività con successo, anche grazie alle innovazioni e alla capacità di adattarsi alle richieste della clientela.
Se sul lato della produzione Giuseppe lavorò principalmente da solo, sul fronte della vendita si inserì pian piano anche la moglie Angela Maria. Donna dal carattere forte e determinato che riuscì a condurre con sicurezza gli aspetti commerciali. Ancora oggi, nonostante l’età, la ritroviamo dietro il banco della ditta a servire i suoi affezionati clienti.
Negli anni Ottanta il laboratorio riuscì a rinnovarsi ancora una volta grazie all’inserimento nell’attività del figlio Giulio. Praticamente nato nel laboratorio, cresciuto a pane e cioccolato, respira da sempre l’aria che profuma di cacao ed impara il mestiere che si conferma “di famiglia”. Per lui sarà naturale affiancarsi e poi sostituirsi a suo padre-mentore.
Successivamente anche Francesca e Chiara, sorelle minori, entrano in azienda a occuparsi principalmente degli aspetti commerciali: insomma la cioccolata è un “contagio di famiglia” e tutti sono fortemente ed emotivamente legati a questa realtà a cui si dedicano con passione.
Oggi la concorrenza è sempre più pressante e la globalizzazione dei mercati tende a uniformare il palato della clientela. Nonostante tutto la cioccolata Zuccotti riesce a distinguersi per l’eccellente qualità del prodotto, sempre elaborato nel rispetto e fedeltà della tradizione e per la scelta di materie prime selezionate e di ottima qualità.
La speranza è di riuscire a mantenere sempre viva questa realtà sul mercato ed in famiglia Gianello non mancano certo gli eredi! In tutto i nipoti sono sei e anche loro sono cresciuti in laboratorio, la clientela li ha visti nascere e crescere. Ancora oggi entrando nel laboratorio si possono apprezzare tutte le generazioni: il nonno Giuseppe alla macchina raffinatrice, in bella vista in negozio, che sorride e racconta qualche anneddoto dei tempi passati; la nonna Angela Maria dietro al banco a servire i clienti; i fratelli Giulio, Francesca e Chiara impegnati freneticamente nei loro lavori ed, in ultimo, qualche bambino che sfreccia da una parte all’altra sperando di poter gustare qualche cioccolatino in più.